Difference and Repetition

Difference and Repetition

Lia Cecchin, Kitty Clark, Andrew Gillespie, Zeinab Haji, Emily Jones, Isamit Morales, Imran Perretta, Caterina Rossato, Francesco Sollazzo, Rashid Uri, Simone Zaccagnini

A cura di Like A Little Disaster

12 Marzo / 10 Aprile 2016, @Foothold, Polignano a Mare, Italy

Difference and Repetition tenta di creare una rete di connessioni tra le ricerche di una squadra di artisti che, attraverso poetiche e linguaggi tra loro molto diversi, attuano un’operazione estetica di riposizionamento che offre nuove prospettive a ciò che esiste già. Prendere possesso, modificare e ripensare oggetti, elementi e forme della realtà fenomenica contrassegna la loro azione che, per mezzo di tali passaggi, ci permette di pensare la realtà come un gioco di differenze, mentre normalmente la pensiamo in termini di somiglianza, analogia, identità. La loro pratica indaga la possibilità di attribuire un nuovo scopo ad elementi prelevati dalla realtà, rimuoverli intenzionalmente dal dominio della percezione automatica e renderli astratti in modo da mettere quegli elementi e i loro rapporti, usi, connotazioni in mostra. 

Tramite la dissociazione di oggetti e concetti, l’artificio delle opere in mostra rende la percezione lenta e permanente, generando una strana contraddizione poiché gli stessi concetti e oggetti sono stati frammentati o separati dal loro uso meccanico al fine di poter sostenere uno sguardo più prolungato e attento. Come i paradossi, gli interventi degli artisti hanno la capacità unica di amplificare le contraddizioni, si dichiarano apertamente attraverso la loro con-fusione, in quanto è lo spettatore che deve soffermarsi e pensare a quali potrebbero essere le loro connessioni e i loro sviluppi. Ciò che confonde nelle opere in mostra è il fatto che ci presentano un commento attraverso l’attribuzione di nuove intenzioni, mentre allo stesso tempo ci offrono una diramazione di sensazioni tale da consentirci varie letture, poiché attivano una reazione a catena di riflessioni. 

Tali premesse chiamano in causa questioni complesse come il rapporto copia-originale, visto e interpretato dagli artisti come reciprocamente costitutivo tra la cosa e il suo doppio, la cosa e l’ombra. Mettendo continuamente in discussione la logica della rappresentazione, gli artisti propongono ripetizioni, doppi, oggetti e soggetti straniati, che accolgono molteplici realtà al proprio interno o si scompongono, si scollegano e diventano tutto, o qualsiasi altra cosa; alterando in infiniti modi la logica dell’originale e della copia, in modo tale da negare ogni immagine normativa del pensiero ed emanciparlo dall’asservimento ad ogni forma-immagine predefinita.

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